Ortocheratologia e Miopia - un approccio scientifico

Ritengo ci siano sufficienti evidenze a sostegno dell’efficacia dell’ortocheratologia come mezzo correttivo per la miopia.
— Antonio Calossi

Punti salienti

  1. L'ortocheratologia è una tecnica consolidata per la correzione della miopia.

  2. È importante supportare le intuizioni con dati scientifici ed evidenze.

  3. La piramide delle evidenze scientifiche parte dall'opinione degli esperti e arriva alla revisione sistematica della letteratura scientifica.

  4. La metanalisi è lo strumento di analisi statistica che fornisce la più forte evidenza.

L’Ortocheratologia è efficace contro la miopia?

L'ortocheratologia è una tecnica non chirurgica che utilizza lenti rigide gas-permeabili indossate durante il sonno per modificare temporaneamente la forma della cornea e correggere temporaneamente la miopia ed altri difettivi visivi. Questa tecnica è stata consolidata negli ultimi decenni come un mezzo correttivo efficace per la miopia. Tuttavia, come in tutte le pratiche mediche, è importante affrontare la questione in modo serio e basarsi sulle evidenze scientifiche per stabilirne l'efficacia e la sicurezza.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l'ortocheratologia è in grado di correggere la miopia in modo efficace e sicuro. Le lenti a contatto per ortocheratologia rigide gas-permeabili sono state progettate specificamente per fornire una modifica temporanea della forma corneale, consentendo ai pazienti di vedere chiaramente senza la necessità di lenti correttive durante il giorno. Inoltre, è stato dimostrato che l'ortocheratologia è un'alternativa sicura e reversibile alla chirurgia refrattiva per la correzione della miopia.

 

Antonio Calossi spiega la metodologia scientifica che si dovrebbe avere nell’approccio all’Ortocheratologia.

 

Metodo scientifico, no opinioni

La seconda parte dell’intervento dell’optometrista Antonio Calossi riguarda l'approccio scientifico nell'affrontare il tema dell'ortocheratologia e della correzione della miopia. Il relatore sottolinea l'importanza di basare le decisioni e le pratiche cliniche su evidenze scientifiche solide e affidabili, piuttosto che su intuizioni o opinioni degli esperti.

In particolare, il processo di ricerca scientifica parte dall'osservazione dei singoli casi, che rappresentano la prima evidenza a disposizione del professionista. Detto questo, però, la singola osservazione non è sufficiente per fornire una prova robusta ed esaustiva dell'efficacia di un trattamento.

Per ottenere un livello di evidenza più elevato, si passa quindi alla valutazione di una serie di casi, confrontandoli con un gruppo di controllo. Questo permette di ottenere un'analisi più accurata e attendibile dell'efficacia del trattamento.

Successivamente, gli studi diventano ancora più complessi e potenti, arrivando alla revisione sistematica della letteratura scientifica, ovvero una rassegna degli studi pubblicati che rispettano determinati criteri di selezione. Questo approccio consente di ottenere la prova scientifica più forte e robusta possibile.

Il relatore sottolinea che l'ortocheratologia, come qualsiasi altro trattamento, deve essere valutata seguendo questo approccio scientifico e basandosi su evidenze solide. Solo in questo modo è possibile fornire un servizio professionale e di qualità ai pazienti, garantendo la massima efficacia e sicurezza del trattamento.

È importante ricordare che l'osservazione di una serie di casi rappresenta solo uno dei passaggi nella piramide delle evidenze scientifiche e deve essere supportata da ulteriori studi. Per raggiungere livelli di evidenza ancora più alti, è necessario effettuare studi controllati randomizzati o meta-analisi che possano fornire risultati statisticamente significativi e riproducibili.

In sintesi…

l'osservazione di una serie di casi rappresenta un passaggio importante nella valutazione dell'efficacia di un trattamento o di una procedura medica, ma deve essere considerata come parte di un processo più ampio che richiede ulteriori studi e analisi per confermare l'efficacia scientifica di un trattamento.

La Piramide delle Evidenze Scientifiche

A questo punto il Calossi introduce il concetto di Piramide delle evidenze scientifiche, che rappresenta una scala di approccio alle prove scientifiche: alla base troviamo l'opinione degli esperti (per esempio l’oculista o l’optomestrista contrario all’ortocheratologia pur non avendo mai visto un caso di persona).

Spostandoci verso la punta, aumenta la qualità delle evidenze a nostra disposizione: dalla mera opinione basata su sensazioni ed intuizioni, all’analisi di un singolo caso (che per quanto interessante è comunque un campione troppo limitato), all’analisi di più casi e via via a salire fino alla revisione sistematica della letteratura scientifica e alla metanalisi, che viene definita come lo strumento di analisi statistica che ci dà la più forte evidenza.

Il relatore ritiene che ci siano sufficienti evidenze a sostegno dell'efficacia dell'ortocheratologia come mezzo correttivo per la miopia.

Calossi continua spiegando che la piramide delle evidenze scientifiche è un modello che aiuta a comprendere come si arriva a dimostrare se una cosa funziona o meno.

La ricerca clinica sull'ortocheratologia parte dagli osservazioni dei singoli casi e delle serie di casi, e poi procede con la revisione sistematica della letteratura scientifica e la metanalisi. In altre parole, la ricerca inizia con l'osservazione di casi clinici e prosegue con lo studio di un ampio corpus di ricerche scientifiche, utilizzando strumenti di analisi statistica per fornire la più forte evidenza possibile. Pertanto, la frase "La ricerca clinica sull'ortocheratologia parte dai casi clinici e arriva alla metanalisi" è motivata dalle informazioni fornite nel video di Antonio Calossi sulla piramide delle evidenze scientifiche e sulle metodologie di ricerca clinica.

Mi avete convinto, l’ortocheratologia corregge la miopia, e ora?

Questo approfondimento mirava proprio a dirimere la questione: l’ortocheratologia funziona? Corregge davvero la miopia? E’ l’opinione, seppur basata su anni e anni di esperienza, di Ottica Bianchi oppure è scientificamente dimostrato?

Bene, grazie all’intervento dell’optomestrista e professore universitario Antonio Calossi al simposio organizzato da SOPTI, Società Optometrica Italiana, speriamo di aver fatto luce su quale sia la posizione ufficiale del mondo scientifico sull’ortocheratologia e sulla efficacia come metodo correttivo della miopia.

Se sei arrivato a leggere fino a qui, non ti rimane che contattarci e fissare un appuntamento con i contattologi di Ottica Bianchi per valutare il tuo caso e riconquistare la tua libertà!

Chi è l’autore?

Enrico Bianchi: un optometrista esperto a tua disposizione

Enrico Bianchi, titolare di Ottica Bianchi e optometrista specializzato in contattologia, è l'autore di questo blog e si impegna a fornire informazioni accurate e aggiornate sui diversi aspetti della correzione della vista, compresa l'ortocheratologia. Con circa 25mila test della vista effettuati in carriera, ed una profonda conoscenza delle ultime tecnologie e trattamenti, Enrico è la persona ideale con cui parlare se hai domande o dubbi riguardo alle lenti a contatto o ad altre opzioni di correzione della vista.